

Il sentiero della Storia
Mario Tomadini
Da tempo immemorabile alcune famiglie di Aviano e frazioni trascorrevano l’estate nel Piano del Cavallo dove s’impegnavano nelle attività d’alpeggio. La monticazione iniziava il 13 giugno (S. Antonio) e si chiudeva con la festività mariana dell’8 settembre. Le famiglie, composte da uomini, donne e giovani aiutanti salivano gli erti sentieri che dalla pedemontana arrivavano nell’altopiano, accompagnando il lento procedere di vacche e pecore. Le vie chiamate “armentarie” sovente avevano nomi che ricordavano lunghezza dei percorsi: Costa Grande, Viath Luonc e Costa Longa. Nel 1920 il Comune di Aviano con il contributo del Segretariato per la Montagna e del Ministero delle Terre Liberate promuoveva la costruzione di nuovi edifici (casere, stalle, concimaie, abbeveratoi) dando così un’impronta moderna alla monticazione estiva. Mentre il Piano del Cavallo s’avviava di divenire una stazione turistica estiva e invernale, le malghe in attività diminuivano drasticamente tanto che oggi dei nove alpeggi solo uno è attivo.
La memoria di quei sacrifici non è si è persa perché alcuni anni or sono la Sottosezione di Aviano del Club Alpino Italiano, alla quale l’Amministrazione Comunale aveva affidato in custodia l’alpeggio Capovilla, ha ristrutturato non solo la casera ma anche la stalla adibendola a cellula museale denominata Il Sentiero della Storia che ospita una raccolta di immagini e di materiali usati nelle vecchie attività di malga. Il visitatore può osservare la caldera in rame dove si produceva il formaggio, le slitte dove si caricava la legna e una serie di utensili adoperati dai malgari e dai pastori. Le fotografie d’epoca, riprodotte nei pannelli, ripercorrono un passato che appartiene a un’epoca lontana quando il Piano del Cavallo non era il Polo turistico che oggi conosciamo ma un altopiano sassoso dove il carsismo nascondeva l’acqua a cristiani e animali.
Il Sentiero della Storia è stato inserito nel circuito dell’Associazione Lis Aganis Ecomuseo delle Dolomiti Friulane quale luogo deputato a custodire una pagina di storia delle genti di montagna. L’alpeggio Capovilla, quota 1300 m., si raggiunge a piedi in dieci minuti dal centro del Piancavallo seguendo l’apposita segnaletica.
Dopo la visita c’è la possibilità di proseguire per il sentiero (Passeggiata del Tornidor – Sentiero C.A.I. 925) che in un’ora conduce all’omonima sorgente, l’unica fonte naturale dell’altopiano del Cavallo. La traccia di ritorno passa accanto alla Malga Pian Mazzega o Paronuzzi che da giugno a settembre è attiva con annessa vendita dei prodotti caseari. Si raccomanda un vestiario adatto all’escursione e calzature robuste e di seguire la segnaletica senza allontanarsi dal tracciato principale. Periodo migliore maggio-ottobre mentre è sconsigliato in presenza di neve o ghiaccio.
1. Casera Capovilla si raggiunge in pochi minuti dal centro del Piancavallo seguendo i cartelli indicatori. Se necessario si può arrivare in auto a pochi metri dalla casera.
2. Sorgente del Tornidor: unica sorgente dell’Altopiano del Cavallo, si trova ai piedi della
Val Grande. Nei pressi si notano Casera e stalla dell’alpeggio Pian delle More, inattivo dagli anni Cinquanta del Novecento e la grande vasca che funge da riserva idrica per la stazione turistica.
3. Casera Paronuzzi o di Pian Mazzega: gestita da giugno
a settembre dalla famiglia Tassan di Aviano. Si può seguire la trasformazione del latte in formaggio, burro e ricotta, prodotti acquistabili in loco.
