

La Grande Guerra sul Carso Goriziano
Silvo Stok
Il percorso che vi presento permette di acquisire una panoramica complessiva del Carso della Grande Guerra con particolare riferimento alle prime sei battaglie dell’Isonzo.
Dall’Isonzo che scorre sotto il ponte di Sagrado, attraversato il borgo, si risale progressivamente il pendio carsico di Castelnuovo raggiungendo il comprensorio dell’omonima Villa. Questa zona fu teatro di cruenti scontri tra la prima e la seconda battaglia dell’Isonzo che si estesero quindi ad est, lungo la direttrice della trincea delle Frasche, conquistata dalla brigata Sassari il 13 novembre 1915. Il Parco e la Villa di Castelnuovo divennero sede di comandi, accantonamenti di truppe, infermerie, dei quali conservano innumerevoli tracce.
L’incantevole luogo oggi ospita il Parco Ungaretti, parco letterario dedicato al sommo poeta che partecipò al conflitto combattendo sul vicino Monte San Michele. Proseguendo verso San Martino del Carso si attraversa la linea della Trincea delle Frasche da dove sono raggiungibili i monumenti dedicati alla Brigata Sassari ed a Filippo Corridoni. San Martino è il paese simbolo del fronte carsico; allora traforato dalle trincee difensive austroungariche venne completamente distrutto durante i combattimenti. Un piccolo museo gestito dal Gruppo Speleologico Carsico conserva diverse testimonianze e cimeli provenienti da codesto teatro di guerra. La “Via Sacra” conduce , in mezzo al “vecchio” e conteso campo di battaglia, alla cima del monte San Michele, divenuta dal 1922 Zona Sacra monumentale. Il panorama si estende a 360 gradi così da poter apprezzare l’importanza strategica del luogo. Un piccolo museo multimediale della Grande Guerra permette di fruire della “virtual reality”. Il museo all’aperto circostante permette da un lato la visita ad una serie di vestigia, dall’altro di percorrere uno specifico itinerario dedicato a Giuseppe Ungaretti.
Scendendo, si attraversa l’abitato di Vrh – Cotiči (San Michele) dove gli orti servirono da cimiteri per i difensori ungheresi (possibilità di visitare in zona due complessi di gallerie cannoniere), arrivando quindi in fondovalle a Rubbia nei pressi dell’omonimo castello che domina il passaggio sul Vipacco. Dal vicino villaggio di Gabria che ospitò nel secondo dopoguerra Paolo Caccia Dominioni, si imbocca il Vallone, importante elemento orografico che separa il Carso isontino da quello sloveno o di Comeno (teatro dei successivi combattimenti conclusisi con la battaglia di Caporetto, del 24 ottobre 1917). Essendo una zona ben riparata funse da luogo di collegamento e sosta di seconda linea, dapprima per le truppe austroungariche e successivamente per i reparti italiani; rimangono sparsi dappertutto resti di molteplici infrastrutture, monumenti e numerosi cimiteri di guerra. Passato l’importante snodo viario di Devetachi si entra nell’abitato di Visintini dove è stata ristrutturata una chiesetta di guerra, a ricordo dei soldati ungheresi.
Raggiunta la Sella di Boneti si svolta a destra in direzione di Doberdò; il panorama si apre ampio verso sud dominando l’ampia conca dell’omonimo lago carsico. Una breve seppur ripida deviazione a piedi permette di raggiungere “casa Cadorna” ed il relativo villaggio di guerra abbarbicati tra le rocce. Sullo sfondo si sviluppano le alture del fronte carsico meridionale che dal monte Sei Busi, si estendono con le quote di Selz, Cosich, quota 144, fino al monte Ermada. Da Doberdò (con l’attiguo Centro Visite Gradina), si svolta verso Ronchi dei Legionari attraversando le linee trincerate contrapposte che si snodano lungo il ciglione carsico scendendo quindi nella pianura sottostante a Selz e a Ronchi. Seguendo ora la statale SS305 ai piedi del Carso si notano i cipressi che connotano il sito di Redipuglia con l’imponente Sacrario Militare. Nel sito si possono visitare inoltre, il Museo Militare, il Colle Sant’Elia, il Museo Multimediale presso la stazione ferroviaria e più sopra il campo di battaglia del Monte Sei Busi con la Dolina del 15° bersaglieri. Proseguendo si rientra brevemente, passando per Fogliano, a Sagrado dove si conclude l’itinerario.
- Castelnuovo – Parco Letterario di Ungaretti
- Saliente delle Frasche
- San Martino del Carso – Museo della Grande Guerra (Gruppo Speleologico Carsico)
- Monte San Michele – Zona Monumentale – Museo Multimediale del San Michele – Cannoniere del San Michele
- Vrh (San Michele del Carso) Cannoniere di Cotici e del Brestovec
- Rubbia – Castello di Rubbia – Ponte sul Vipacco
- Gabria – Casa/alloggio di Paolo Caccia Dominioni – Imbocco del vallone del Carso
- Devetachi – Cimiteri di Devetachi – Itinerario del monte Brestovec
- Visintini – Cappella Ungherese
- Sotto Castellazzo – Itinerario di Casa Cadorna – Vista sul lago di Doberdò
- Gradina – Variante breve, con ampio panorama – itinerario del Gradina
- Sella di Selz – Monumento Brigata Pinerolo
- Selz – Itinerario di Quote 65 e 70
- Ronchi dei Legionari – Monumento all’impresa di Fiume
- Redipuglia – Sacrario Monumentale – Colle di Sant’Elia – Itinerario del Monte Sei Busi (Dolina e Trincee) – Museo Multimediale Staz. ferroviaria di Redipuglia
- Fogliano – Cimitero Austro-Ungarico

Itinerario aggiuntivo “Sui luoghi di Ungaretti”
Molteplici sono gli itinerari dedicati al sommo poeta, dai più semplici, ai più articolati. Quello proposto parte dalla piazza di San Martino del Carso, luogo emblematico soprattutto per l’omonima e conosciutissima poesia dedicatavi dal poeta. La prima parte dell’itinerario si snoda lungo la dorsale che conduce al monte Stella e a Bosco Cappuccio, permettendo di spaziare sull’intero campo di battaglia di questo settore con ampia vista del Vallone di San Martino (Vanisella), le cime del Monte San Michele, la pianura sottostante con Gradisca ed a sud il Carso di Castelnuovo. Si scende progressivamente nel Vallone, chiamato dai soldati “Vallone della Monte” dopo il lancio dei gas asfisianti del 29 giugno 1916. Attraversata la strada si toccano le pendici di Quota 141, seconda linea italiana dopo le prime due battaglie dell’Isonzo. Si risalgono le pendici del monte San Michele su vecchie carrarecce fino ad imboccare il Valloncello dell’Albero Isolato che si percorre fino alla prima linea italiana. Seguendo quest’ultima, presidiata assieme ad altri reparti dalla brigata Brescia, si intercettano le testate di altri Valloncelli tra i quali quello di Cima Quattro. All’inizio di un tratto di trincea ripristinato e visitabile si risale il pendio sulla destra e superata la strada soprastante lungo il “sentiero dei Cippi” si perviene alla Cima Quattro contraddistinta dalla Colonna dedicata al 19° reggimento fanteria della Brigata Brescia. In breve, seguendo la dorsale si giunge al comprensorio di Cima 3 che presenta diverse emergenze storico-monumentali. In senso orario si incontra il piazzale principale sommitale, punto centrale della “Zona Sacra”, dove è possibile visitare il Museo Multimediale immersivo e le attigue cannoniere. Dalla soprastante Cima 3, con vista che spazia a 360°, si riprende la conca sottostante per scendere lungo un’agevole sterrato a San Martino del Carso. Quasi tutti i toponimi dei luoghi attraversati trovano citazione nelle poesie del “Porto Sepolto”. Nota: come alternativa di discesa viene proposta una variante che dipartendosi da Cima 3, ritorna a Cima 4 lungo il settore meridionale del “sentiero dei Cippi”, dalla quale è possibile scendere direttamente lungo un’evidente tracciato, più ripido e sconnesso (prima linea austroungarica), verso il Valloncello dell’Albero isolato (due attraversamenti stradali) per superare ed attraversare il famoso e conteso pianoro di “Cappella diruta”, sopra San Martino (la vecchia chiesa del paese).
Itinerario escursionistico E (trekking): SUI LUOGHI DI UNGARETTI
Inizio introduttivo – CASTELNUOVO – Parco letterario di Ungaretti
P/A (partenza/arrivo) – SAN MARTINO DEL CARSO
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- Fontana di San Martino
- Poesia di San Martino
- Museo di San Martino
- Bosco Cappuccio
sotto quota 141
Vallone di San Martino
Valloncello dell’Albero Isolato
Trincee di prima linea italiana
Valloncello di Cima 4 - CIMA 4 – Monumento al 19° reggimento fanteria
- Museo multimediale del San Michele
- CIMA 3 – sommità – Punto panoramico e monumento
- Sopra San Martino – Cippo IV° reggimento Honved
Itinerario: trekking facile
Durata: 3 ore senza soste
Difficoltà: bassa/ facile
Periodo: tutto l’anno (consigliato dall’autunno alla primavera inoltrata)
Abbigliamento: da passeggiate in natura (scarpe da trekking)