LETTERE DAL VAJONT

Il Presidente della Somsi di Pordenone Mario Tomadini illustrerà il percorso storico che portò al disastro del Vajont del 9 ottobre 1963.

Un tragico destino che parte dal 1929 con il progetto della S.A.D.E. che prevedeva la costruzione di una diga nella Valle del Vajont e quindi di un grande bacino con la finalità di riserva idrica per scopi idroelettrici, vista la grande richiesta di energia elettrica del boom economico di quegli anni.

La narrazione percorrerà tutte le tappe (progetti, perizie geologiche) della vicenda legata alla tragedia, compresi i protagonisti quali il geologo Dal Piaz, l’ingegnere Carlo Semenza, il geologo austriaco Leopold Muller e la giornalista Tina Merlin.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alle lettere di Carlo Filippin, che si era trasferito con la famiglia dalla frazione di Erto Le Spesse a Mazzano di Brescia.

L’uomo, saputo della tragedia dalle notizie della radio, il 10 ottobre partiva immediatamente per Erto per conoscere la sorte dei parenti. Arrivato a Cimolais fu fermato dalle forze dell’ordine e solo il giorno dopo riuscì a recarsi alla borgata Le Spesse trovando morte e distruzione ovunque.

Sopraffatto dal dolore scrisse ogni giorno una lettera alla moglie Maria e alla figlia Doris rimaste a Mazzano, per informarle sulla sorte di tutta la famiglia Filippin.

Le lettere sono state raccolte in una brochure a cura dell’EcoMuseo Vajont – Continuità di vita e messe a disposizione della Somsi di Pordenone che, con questo appuntamento, vuole ricordare questa immane tragedia attraverso questi scritti pregni di umanità.