

1943-1945: la provincia occupata
Maurizio Radacich, Pietro Commisso
Durante la Seconda guerra mondiale la Prefettura di Trieste emanò direttive di protezione antiaerea e si prodigò nel reperimento dei fondi necessari alla costruzione di numerosi ricoveri. I bombardamenti aerei sulla provincia di Trieste (che comprendeva anche Monfalcone) iniziarono nel 1944, mentre il territorio era soggetto alla sanguinosa occupazione tedesca.
Nel corso del conflitto a Trieste furono realizzate una ventina di ricoveri in galleria per la popolazione civile.
Tra questi vi è quello chiamato Complesso del Colle di Scorcola: una galleria con quattro ingressi tra cui quello in via Fabio Severo che è una delle gallerie formanti il così detto “Complesso di gallerie antiaeree chiamato Kleine Berlin”. È composto da un ricovero antiaereo comunale (Complesso del Colle di Scorcola), da due gallerie private (Ferrovie dello Stato e Poste) e da un ricovero militare tedesco. Quest’ultimo fu scavato nel muraglione che sostiene la via di Romagna con accesso in via Fabio Severo, dove esistevano già gli ingressi di tre gallerie civili. L’accesso da via Fabio Severo permetteva di raggiungere il Palazzo di Giustizia attraverso un percorso sotterraneo, oltre alle gallerie vere e proprie del ricovero. Dalla galleria centrale, che era collegata al ricovero civile italiano, si diramavano 11 gallerie laterali. Una di queste conduceva a una scala a chiocciola che permetteva di raggiungere il giardino della villa Ara sul Colle di Scorcola, che era stata requisita dal generale delle SS Odilo Lotario Globočnik. Oggi all’interno del complesso di gallerie della Kleine Berlin vengono effettuate delle visite guidate per far conoscere al pubblico la storia della città di Trieste nel periodo bellico ma soprattutto le dolorose vicende che la popolazione civile subì nel corso dei bombardamenti aerei Alleati a partire dal 1944.
Anche Monfalcone consta tutt’oggi di numerosi ricoveri antiaerei. La Galleria Rifugio fu costruita a partire dalla primavera del 1943. Lo scavo, con accesso da Piazza della Repubblica, si sviluppa per circa 130 metri coassialmente a Salita Granatieri. Superato il sedime ferroviario Monfalcone – Trieste curva di 90° per procedere per altri 130 metri parallelamente alla linea ferrata, sfociando sul Carso in una profonda trincea scavata nel 1917. Già operativa durante il primo bombardamento aereo, il 19 Marzo 1944, la galleria non fu mai completata: oltre alle aree riservate ai Vigili del Fuoco e “Per gli ammalati” furono costruiti l’ufficio sanitario e il vano dei gabinetti.
Dall’estate del 2025 la Galleria Rifugio di Monfalcone è diventato uno spazio museale aperto al pubblico grazie all’importante intervento di riqualificazione che ha visto il consolidamento strutturale, l’apertura di parte dello storico ingresso dalla piazza e un emozionante allestimento museale immersivo con tecnologie multimediali, timeline luminosa, sagome parlanti e reperti storici.
Vi sono altri ricoveri antiaerei nelle vicinanze: da piazza della Repubblica, dopo aver percorso Corso del Popolo, si nota sulla sinistra l’imboccatura di Salita Mocenigo. Dopo aver superato il sottopasso ferroviario si giunge a un bivio: il sentiero in salita porta alla sommità di q.ta 98, quello che costeggia la linea ferrata porta alla trincea Joffre prospiciente la stazione FS. Tra questi due sentieri che conducono a luoghi noti della Grande Guerra del Carso monfalconese sorge un complesso di strutture e gallerie la cui costruzione è anch’essa ascrivibile al primo conflitto mondiale: negli anni 1940-45 furono adibite a ricovero antiaereo. Anche la Grotta Vergine e la grotta dei Pipistrelli presso la trincea Joffre vennero riutilizzate a tale scopo per gli abitanti di via Romana.
1. Trieste.
Ingresso del complesso sotterraneo della Seconda guerra mondiale con rifugi antiaerei italiani e tedeschi. Via Fabio Severo, Trieste (di fronte alla sede RAI). Per informazioni www.cat.ts.it.
2. Monfalcone.
È consigliabile parcheggiare in via Giacomo Matteotti (parcheggio nei pressi del liceo M. Buonarroti) per spostarsi a piedi verso Piazza della Repubblica
Al termine del percorso suggerito, rientrare al parcheggio di via Matteotti partendo da Salita Mocenigo dopo aver visitato la trincea Joffre con la Grotta Vergine e dei Pipistrelli.
