ARCHIVIO STORICO E BIBLIOTECA

Al terzo piano della sede di Palazzo Gregoris in Corso Vittorio Emanuele 44 nel Centro Storico di Pordenone trova collocazione la Biblioteca della Storica Società Operaia. Il locale della Biblioteca, oltre a raccogliere le pubblicazioni d’interesse prevalentemente territoriale, al suo interno accoglie anche l’Archivio Storico del Sodalizio che è stato riconosciuto di interesse storico particolarmente importante dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia e pertanto sottoposto alla disciplina del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 per i seguenti motivi:

“L’Archivio costituisce una fonte preziosa ed originale sia per la storia dell’organizzazione mutualistica operaia del pordenonese fin dalle sue origini, sia per la storia delle condizioni sociali ed economiche del territorio, ma testimonia anche, con ricchezza di documentazione, le vicende di un’Associazione fortemente radicata nel tessuto sociale, culturale ed economico di Pordenone e Mandamento.

La Sezione storica dell’Archivio, inventariata, dal 1866 al 1958 (254 unità tra buste e registri) comprende non solo gli atti societari, purtroppo con alcune lacune per il periodo anteriore alla Prima Guerra Mondiale, ma anche documenti di altre istituzioni promosse dalla SOMSI tra Ottocento e Novecento (Società per le Case Operaie, Comitato Pro-Infanzia, Cucina Economica Popolare, Società di Mutuo Soccorso fra Agenti, Scuola di Disegno, Associazione Artigiani “Destra Tagliamento” etc.) a carattere economico-sociale e culturale, nate dall’iniziativa dei soci. La Sezione dell’archivio di deposito comprende anche un cospicuo archivio fotografico e la rassegna stampa dal 1967, la raccolta dei Bollettini Sociali, l’archivio delle pubblicazioni in proprio, che testimoniano l’attuale prevalenza dell’attività culturale rispetto a quella assistenziale e di istruzione che aveva caratterizzato gli originari intenti della SOMSI.

Nel 2021, grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è stato avviato il processo di digitalizzazione curato da un’esperta azienda triestina, con l’autorizzazione della Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia.

Quest’operazione si è resa necessaria per conservare anche nel futuro i documenti che per la loro fragilità non devono essere maneggiati.

La prima tranche della digitalizzazione (avvenuta nel 2021) ha riguardato ben cinquantacinque documenti tra locandine e manifesti che sono stati scelti tra quelli di notevole valore storico che qui di seguito sono proposti in formato digitale e che sicuramente saranno oggetto di studio e di ricerca dagli appassionati di storia locale.

La seconda tranche (avvenuta nel 2022) ha visto la digitalizzazione dei documenti inerenti la Fondazione Pro Infanzia altra benemerita istituzione della Società Operaia che operò dal 1903 al 2003 a favore dei più piccoli con l’istituzione delle Colonie Montane e Marine.